Addio a Giovanni Galeone: ecco perché è stato un allenatore rivoluzionario

Il mondo del calcio è in lutto: nella giornata di ieri è venuto a mancare Giovanni Galeone. Prima calciatore e poi allenatore, fino al 2007, ha contribuito a rivoluzionare questo sport. Ecco perché è stato diverso dagli altri.

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Addio a Giovanni Galeone: ecco perché è stato un allenatore rivoluzionario (elimobile.it)

La sua carriera

Giovanni Galeone ha cominciato la sua carriera da calciatore negli anni ’50 con la Ponziana, per poi proseguire con Monza, Arezzo, Avellino, Vis Pesaro, Nuorese, Entella, Monfalcone e la sua Udinese. Proprio nella città friulana ha messo le basi per diventare allenatore, cominciando come vice. Poi è stato al comando delle panchine di Pordenone, Adriese, Cremonese, Sangiovannese e Grosseto, prima di tornare in bianconero come tecnico delle giovanili. In seguito, nuove esperienze alla guida di SPAL, Pescara (più volte), Como, Perugia, Napoli, Ancona e ancora Udinese, dove ha terminato la sua carriera nel 2007.

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La carriera di Giovanni Galeone (elimobile.it)

Perché è stato rivoluzionario

Giovanni Galeone si è spento ad 84 anni nell’ospedale di Udine, dove era ricoverato. Era malato da tempo. È stato un’icona del calcio italiano ed ha lasciato il segno in diverse società. A Pescara lo chiamavano “Profeta” ed il club lo ha salutato in questo modo: “Oggi è un giorno molto doloroso per tutto il popolo biancazzurro e non solo. A lui dobbiamo pagine meravigliose della nostra storia e un’idea di calcio che ha ispirato generazioni“. Non poteva mancare il messaggio dell’Udinese, squadra tornata in Serie A proprio grazie al tecnico: “Udinese Calcio esprime profondo cordoglio per la scomparsa del suo ex giocatore ed ex allenatore Giovanni Galeone. Figura iconica del calcio italiano e della storia bianconera“. È stato così speciale che è considerato una fonte di ispirazione da diversi allenatori, come Massimiliano Allegri che lo ha spesso indicato come una figura fondamentale nella propria formazione calcistica.

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