Rapina Louvre, blitz della polizia francese

Colpo di scena nel clamoroso furto al Louvre: le autorità francesi hanno arrestato due uomini ritenuti parte della banda che, pochi giorni fa, ha rubato gioielli della Corona francese per un valore stimato di 88 milioni di euro. L’operazione è stata condotta dalla brigata di repressione del banditismo di Parigi e dall’Ufficio centrale per la lotta contro il traffico di beni culturali, che da giorni lavoravano sul caso.

Secondo quanto riportato dal Parisien, i due sospettati sono originari della Seine-Saint-Denis, nella banlieue nord-est di Parigi, e vantano precedenti per furti con scasso. Avrebbero agito su commissione insieme ad altri complici ancora ricercati. La dinamica del furto, ricostruita dagli investigatori, appare degna di un film: i ladri avrebbero utilizzato un montacarichi per accedere al primo piano del museo, forzato una finestra e sfondato due vetrine nella galleria di Apollo, dove erano custoditi i gioielli reali.

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Uno dei due arrestati è stato fermato all’aeroporto Charles de Gaulle, mentre tentava di imbarcarsi su un volo diretto in Algeria. Il secondo è stato catturato poco dopo nella regione parigina. Entrambi si trovano ora in custodia cautelare, che potrà durare fino a 96 ore mentre gli inquirenti cercano di risalire agli altri membri della banda

Le autorità francesi non escludono che dietro il furto ci sia un’organizzazione criminale internazionale specializzata nel traffico di opere d’arte e gioielli. La rapina al Louvre — uno dei musei più sorvegliati al mondo — ha scosso l’opinione pubblica e sollevato interrogativi sulla sicurezza dei beni culturali. Le indagini continuano, con l’obiettivo di ritrovare il bottino e identificare tutti i responsabili.

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