Novità Legge 104: le 3 cose che devi assolutamente sapere

La Legge 104 è fondamentale nella normativa italiana e si rivolge ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, affetti da patologie oncologiche, invalidanti e croniche che necessitano di sottoporsi a cure, esami e visite. Il Governo ha annunciato delle novità: ecco le 3 cose che devi assolutamente sapere.

La Legge 104 oggi

Prima di vedere le novità annunciate dal Governo, vediamo cosa offre oggi la Legge 104, del 5 febbraio 1992. L’attuale normativa fornisce ai lavoratori disabili, e/o ai familiari che se ne prendono cura, permessi lavorativi retribuiti che permettono di avere dei vantaggi nel contesto lavorativo. Si tratta di tre giorni di permesso al mese retribuiti, con la possibilità di raggruppare tutti i giorni per chiedere un congedo più lungo. La normativa, però, è regolamentata in modo da non permettere, come successo in passato, ad alcuni lavoratori di usufruire dei permessi per organizzare delle vacanze, invece di assistere il proprio congiunto in carico.

Le novità della Legge 104

Ora che abbiamo visto cosa dispone l’attuale normativa della Legge 104, vediamo le novità approvate dal Governo e che entreranno in vigore a partire dal 1 gennaio 2026. I lavoratori disabili avranno diritto a 10 ore aggiuntive di permesso retribuito, che permetteranno loro di svolgere esami, visite e cure mediche legate alla propria patologia. Questa novità, però, è riservata soltanto a chi è riconosciuta una percentuale di invalidità uguale o superiore al 74%. Inoltre, l’agevolazione non spetta ad un congiunto della persona in possesso dell’invalidità, a meno che non si tratti di genitori di minorenni affetti da malattie oncologiche. Il pagamento dell’indennità spetterà al datore di lavoro, il quale potrà recuperare la somma attraverso il conguaglio sui contributi INPS.

Sempre per i dipendenti con invalidità pari o superiore al 74% è prevista la possibilità di richiedere un congedo fino a 24 mesi. Non sarà retribuito, ma garantirà solo la conservazione del posto di lavoro. Al termine del congedo, il lavoratore potrà richiedere lo smart working, se la propria attività lavorativa lo consente. Infine, l’agevolazione è ammessa anche per chi è in possesso della Partita IVA.

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