La nuova ipotesi di rottamazione delle cartelle fino a 9 anni promette di alleggerire la pressione fiscale, ma rischia di trasformarsi in un’arma a doppio taglio per i contribuenti che hanno debiti con il fisco.
Se da un lato la dilazione dei pagamenti potrebbe offrire un po’ di tranquillità a chi ha debiti con il fisco, dall’altro la misura solleva dubbi sulla reale convenienza, tra interessi, scadenze prolungate e possibili penalizzazioni future.
Cosa cambierebbe davvero con la nuova rottamazione e chi ne trarrebbe vantaggio? Scopriamolo insieme.
Il Governo, nell’ultimo vertice di maggioranza ha ipotizzato un compromesso: da un lato la rottamazione fino a 9 anni e la proroga del bonus ristrutturazione casa del 50% ma non per tutti. La manovra lascia molti dubbi e perplessità, e si rischia di portare un ipotetico vantaggio in un aggravio per i contribuenti.
La nuova rottamazione cartelle esattoriali, prevede la possibilità di rateizzare i debiti fino a 108 rate fino ad un massimo di nove anni. Un intervento unico che aiuta i contribuenti a mettersi in regola con il Fisco, ma non sarà per tutti. Il Ministro dell’economia e della finanza dell’Italia, Giancarlo Giorgetti, ha ribadito davanti alla commissione di Bilancio, che la sanatoria non sarà per tutti e non sarà infinita.
In effetti, si prevedono dei limiti di debito minimo e alcune cartelle non potranno entrare nella sanatoria. Si tratta di un provvedimento che includerà cartelle più leggere (si ipotizza importi inferiori a 5.000 euro). Poi, si parla di “meritevoli e non meritevoli”, questo significa che non tutte le posizioni fiscali potranno entrare nella rottamazione. In quest’ultimo caso, l’incognita è totale, in quanto bisogna capire come saranno valutati i criteri discrezionali. Il meccanismo della nuova manovra nella legge di Bilancio, dovrà essere concluso e presentato in Consiglio dei Ministri fra il 14 e il 15 ottobre.
Il meccanismo già si presenta selettivo, non si tratta di una rottamazione che investe tutti i contribuenti, ma sarà una gara a chi sarà più meritevole.
Lo stesso discorso per il bonus ristrutturazione casa del 50%, ci sarò un a proroga ma con restrizioni. Le scarse risorse limitano la possibilità di sostenere le spese, ritenute troppe costose per le casse dello Stato. Pertanto, anche qui ci saranno paletti e limiti di reddito, solo alcune categorie di contribuenti saranno privilegiate.
Molti contribuenti saranno fuori da questo incentivo e altri potranno respirare, il nuovo sistema favorirà chi ha debiti più consistenti, mentre saranno fuori chi ha debiti pari a 1.000/2.000 euro.
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